lunedì 8 ottobre 2012

E' di nuovo Natale!


Ci stiamo di nuovo avvicinando al periodo natalizio e io mi sono subito adoperata per le nuove palline di Natale!

Ecco qui le prime. Magari ne farò delle altre.
Vanno a ruba!!!



giovedì 9 agosto 2012

Piatto ovale a Raffaellesche


Quello che vi mostro oggi, è la riproduzione di un ovale con istoriati e raffaellesche, uno stile molto in voga a Urbino dalla seconda metà del XVI secolo e fino alla fine di esso.

 

 

Le più famose botteghe operanti in Urbino e solite a questo tipo di decorazione, sono la Bottega dei Patanazzi e quella di Orazio Fontana.

 

 

Raffaellesche perché, questi decori, sono chiaramente ispirati alle decorazioni che Raffaello era sovente fare come ornamento ed a completamento di affreschi molto complessi, nelle Stanze Vaticane.

 

 

Esse sono composte per lo più da putti e chimere, da festoni, da trofei d’armi e musicali e da tralci.

 

 

È una decorazione minuta e raffinata.

 

 

Devo dire che inizialmente mi era assai avversa, ma col passare del tempo, l’ho trovata molto affascinante.

 

 

Se fatta bene e con criterio, la Raffaellesca è una decorazione piacevole e riccamente decorativa.







In questo ovale, vengono rappresentate le allegorie dei quattro elementi, terra, acqua, fuoco ed aria, con al centro una scena mitologica e tutto intorno nella tesa, le raffaellesche.

 

 

Si notano due medaglioni con la scritta “Urbini” e il riferimento al Ducato dei della Rovere, successo a Montefeltro per discendenza, rappresentato con l’aquila e i rami di quercia.

 

 

Ringrazio Maurizio per avermi spronato a cimentarmi con questa decorazione, e ringrazio Antonella che con la sua costante presenza, seppur “virtuale”, mi infonde coraggio e autostima. Il che non guasta!

 

 

 

 

 

Raffaellesche - variante

 

 

 

giovedì 26 luglio 2012

La città ideale


Ogni volta,  Urbino riesce a organizzare eventi a dir poco eccezionali in un contesto incantevole, consapevoli del fatto che hanno un patrimonio culturale non indifferente.

Ammiro questa città così a misura d’uomo, che sa essere fiera della sua storia, in punta di piedi.

Mi limito, qui sotto, a riportare il comunicato stampa estratto dal sito: http://www.mostracittaideale.it/comunicato_stampa.pdf  riguardante la mostra che si è svolta ad Urbino  dal 6 Aprile all'8 Luglio..


LA CITTA’IDEALE
L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello
Urbino,Galleria Nazionale delle Marche
6 aprile – 8 luglio 2012



Il prossimo 6 aprile aprirà al pubblico una importante mostra sul tema della Città ideale partendo
dal dipinto urbinate che costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i
Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di
Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart
con la collaborazione di Civita.
La mostra, a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la
tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a
Urbino, rappresenti, insieme con il dipinto –col medesimo soggetto- di Baltimora, il compendio


della civiltà rinascimentale fiorita a Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento,
ad opera di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del
suo tempo.
Il dipinto, nella perfezione della veduta prospettica che vi si rappresenta, è certamente il risultato di
ricerche e speculazioni a tutto campo, sia sotto il profilo specificamente architettonico ed
ingegneristico che nel campo filosofico, nonché matematico; tanto da far guadagnare alla civiltà
urbinate quattrocentesca l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André
Chastel). Accanto al dipinto verranno esposte numerose opere, circa 50 fra dipinti, sculture, tarsie
lignee, disegni, medaglie e codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo
momento rinascimentale vissuto dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del
Montefeltro, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Contenitore e nello
stesso tempo elemento costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale
di Urbino, nella cui realizzazione vennero implicati gli architetti che inventarono il linguaggio
rinascimentale quali Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che
vengono tutti e tre ritenuti i possibili autori della tavola urbinate.
Verranno presentate opere di Domenico Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale,



Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna,
Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero- a cui


non riusciamo ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’.

 

Io ci sono stata.

Che dire..

La città ideale è davvero un mito, ma più che altro un enigma, per tutti coloro che hanno studiato storia dell’arte.

domenica 10 giugno 2012

Ceramica e dintorni, ricette di famiglia a Gubbio!

La settimana scorsa, Sig. Davide Mengacci, è stato a Gubbio con il suo programma "Ricette di famiglia".
Ha cucinato con la Sig.ra Elsa, il Friccò con la crescia, tipico (e buonissimo) secondo piatto della tradizione Eugubina.
Ha poi parlato della città di Gubbio e delle sue bellezze, nonchè dell'artigianato locale.
Se vi và di guardare il video, questo è il link:


dura 30 minuti circa.

Grazie ancora Davide, per averci allietato ancora una volta con la tua simpatia e infinita gentilezza!

martedì 15 maggio 2012

Un vaso in stile rinascimentale


Un vaso in stile rinascimentale

Per fabbricare un vaso in ceramica, c’è bisogno di molto  tempo e di una buona dose di pazienza.
Forgiare un vaso a manici a serpe in stile rinascimentale, richiede molta esperienza e bravura, diversi passaggi e diversi giorni per l’essiccatura (se non vogliamo che si rompa durante la cottura).
Una volta che il vaso è ben asciutto, viene infornato e cotto a 1000° C, dopodiché viene smaltato e dipinto.
Dipingere un vaso è più complesso che dipingere un piatto, più che altro servono certe accortezze, come quella di far ben combaciare una dipinto fronte/retro, posizioni scomode da assumere mentre si dipinge sotto la pancia o sotto il collo o all’interno dei manici.
In termini pratici, impieghi più tempo che dipingere le stesse scene su due piatti.
Il lavoro però, è di grande impatto e soprattutto, di soddisfazione!


Qui di seguito, vedrete alcuni passaggi prima di avere il prodotto finito.










mercoledì 7 marzo 2012

Si torna al lavoro!

Tra qualche giorno, si tornerà al lavoro.
La stagione turistica riprende e io mi dovrò far trovare pronta. Crisi permettendo!
Nel frattempo, il negozio è tornato lindo e ordinato e stò preparando il lavoro da evadere.
Le mie ferie "forzate" sono giunte al termine ma non è che sia stata proprio con le mani in mano.
In queste settimane mi sono proprio divertita a variare la mia pittura.
Dopo anni di riposo, ho rispolverato carta e acquerelli, tela e acrilici.
Voglio condividere con voi il risultato di queste ore di lavoro, le quali mi hanno permesso di riposare la mia artrosi cervicale (causata dalla postura che mantengo mentre dipingo la ceramica) e la mia mente!
Risultato...
Amaryllis ad acquerello

Gubbio ad acquerello e china
Gubbio ad acrilico


Gubbio ad acrilico

Gubbio ad acquerello
non sorprendente da vedersi, ma sicuramente piacevole e divertente!

mercoledì 15 febbraio 2012

FUORI DI GUSTO!!

Ancora una volta, il mio negozio è stato visitato dalla tv!
Questa volta da la 7d.
Esperienza davvero molto divertente, simpaticissimo Tito e tutta la troup!
Un giro, seppur breve, per le bellissime viuzze di Gubbio.
Inoltre, Silvia Alunno, ci racconta un pò di questa meravigliosa città.
Linko tutto il video, ma di Gubbio si parla nei primi 10 minuti.! 
A presto!