giovedì 26 luglio 2012

La città ideale


Ogni volta,  Urbino riesce a organizzare eventi a dir poco eccezionali in un contesto incantevole, consapevoli del fatto che hanno un patrimonio culturale non indifferente.

Ammiro questa città così a misura d’uomo, che sa essere fiera della sua storia, in punta di piedi.

Mi limito, qui sotto, a riportare il comunicato stampa estratto dal sito: http://www.mostracittaideale.it/comunicato_stampa.pdf  riguardante la mostra che si è svolta ad Urbino  dal 6 Aprile all'8 Luglio..


LA CITTA’IDEALE
L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello
Urbino,Galleria Nazionale delle Marche
6 aprile – 8 luglio 2012



Il prossimo 6 aprile aprirà al pubblico una importante mostra sul tema della Città ideale partendo
dal dipinto urbinate che costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i
Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di
Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart
con la collaborazione di Civita.
La mostra, a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la
tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a
Urbino, rappresenti, insieme con il dipinto –col medesimo soggetto- di Baltimora, il compendio


della civiltà rinascimentale fiorita a Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento,
ad opera di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del
suo tempo.
Il dipinto, nella perfezione della veduta prospettica che vi si rappresenta, è certamente il risultato di
ricerche e speculazioni a tutto campo, sia sotto il profilo specificamente architettonico ed
ingegneristico che nel campo filosofico, nonché matematico; tanto da far guadagnare alla civiltà
urbinate quattrocentesca l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André
Chastel). Accanto al dipinto verranno esposte numerose opere, circa 50 fra dipinti, sculture, tarsie
lignee, disegni, medaglie e codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo
momento rinascimentale vissuto dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del
Montefeltro, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Contenitore e nello
stesso tempo elemento costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale
di Urbino, nella cui realizzazione vennero implicati gli architetti che inventarono il linguaggio
rinascimentale quali Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che
vengono tutti e tre ritenuti i possibili autori della tavola urbinate.
Verranno presentate opere di Domenico Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale,



Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna,
Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero- a cui


non riusciamo ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’.

 

Io ci sono stata.

Che dire..

La città ideale è davvero un mito, ma più che altro un enigma, per tutti coloro che hanno studiato storia dell’arte.