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domenica 19 febbraio 2017

Ancora Raffaellesche!

Dopo più di un anno di assenza dal blog,
ritorno a pubblicare qualcosina.
Finalmente dopo tanto, ritorno a dipingere un soggetto importante e che mi entusiasma!
Pubblico una piccola anteprima.



Pronti?? VIA!











Ora, aspettiamo di vederlo COTTO. Antonella e Maurizio, siete curiosi?

Lavoro finito! eccolo qui di seguito!






giovedì 21 marzo 2013

Bottiglia Durantina

Questa bellissima bottiglia, è stata da me ripresa nella forma da un originale cinquecentesco, dipinta anch'essa con un motivo a trofei molto semplice, su fondo bianco e con al centro lo stemma nobiliare.




Io ho voluto renderla molto più ricca, con questa decorazione a trofei ed armi musicali di Casteldurante, uguale su entrambi i lati e con al centro uno stemma e un puttino bendato.


 


















E' stato molto impegnativo questo lavoro, ma di sicuro di grande effetto.






mercoledì 14 settembre 2011

Testa di cazzi


Mi scuso in anticipo per il termine anche se ormai è di uso comune e non ci scandalizza più di tanto.

I miei colleghi urbinati vissuti nel 1500, erano già un passo avanti.
Ok, faccio una premessa.

Tutti abbiamo presente Giuseppe Arcimboldi, pittore milanese nato nel 1527 e morto nel 1593.

Fu un innovatore, un genio surrealista!Chi avrebbe mai pensato di raffigurare l’allegoria dell’estate con ciliegie, cipolle, zucchine e quant’altro?
Vero...nessuno.
Francesco Urbini, pittore di maioliche, che esercitava la sua professione a Urbino nel 1500, fece di meglio.
È attribuito a lui un piatto datato 1530-1537 circa che raffigurava una “testa di cazzi”.




Se Giuseppe Arcimboldi iniziò la sua attività artistica verso il 1549, allora non si può attribuire a lui tutto il merito della sua arte innovativa e surreale, in quanto qualcun altro, almeno 13 anni prima, aveva avuto il genio di dipingere un ritratto/allegoria, con il solo utilizzo di tanti cazzi. 

E, forse, non fu neanche di Francesco Urbini, l’idea iniziale di tale modo di dipingere. Chi lo sa?
Certo è, che questo ritratto, oggi come oggi, viene richiesto per "dire qualcosa" senza esporsi troppo..