Ogni volta, Urbino riesce a organizzare eventi a dir poco eccezionali in un contesto incantevole, consapevoli del fatto che hanno un patrimonio culturale non indifferente.
Ammiro questa città così a misura d’uomo, che sa essere fiera della sua storia, in punta di piedi.
Mi limito, qui sotto, a riportare il comunicato stampa estratto dal sito: http://www.mostracittaideale.it/comunicato_stampa.pdf riguardante la mostra che si è svolta ad Urbino dal 6 Aprile all'8 Luglio..
LA CITTA’IDEALE
L’utopia del Rinascimento a
Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello
Urbino,Galleria Nazionale delle
Marche
6 aprile – 8 luglio 2012
Il prossimo 6 aprile aprirà al
pubblico una importante mostra sul tema della Città ideale partendo
dal dipinto urbinate che
costituisce uno dei più affascinanti enigmi del Rinascimento italiano.
La mostra è promossa dal
Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i
Beni Storici, Artistici ed
Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di
Pesaro e Urbino, dal Comune di
Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Pesaro e dall’Università
degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart
con la collaborazione di
Civita.
La mostra, a cura di Lorenza
Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la
tavola dipinta, conosciuta come
Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a
Urbino, rappresenti, insieme
con il dipinto –col medesimo soggetto- di Baltimora, il compendio
della civiltà rinascimentale
fiorita a Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento,
ad opera di Federico da
Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del
suo tempo.
Il dipinto, nella perfezione
della veduta prospettica che vi si rappresenta, è certamente il risultato di
ricerche e speculazioni a tutto
campo, sia sotto il profilo specificamente architettonico ed
ingegneristico che nel campo
filosofico, nonché matematico; tanto da far guadagnare alla civiltà
urbinate quattrocentesca
l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André
Chastel). Accanto al dipinto
verranno esposte numerose opere, circa 50 fra dipinti, sculture, tarsie
lignee, disegni, medaglie e
codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo
momento rinascimentale vissuto
dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del
Montefeltro, cerniera fra le
terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Contenitore e nello
stesso tempo elemento
costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale
di Urbino, nella cui realizzazione vennero
implicati gli architetti che inventarono il linguaggio
rinascimentale quali Leon
Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che
vengono tutti e tre ritenuti i
possibili autori della tavola urbinate.
Verranno presentate opere di Domenico
Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale,
Leon Battista Alberti,
Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna,
Perugino, Bramante e Raffaello,
accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero- a cui
Come hai ragione!
RispondiEliminaComunque io sono stata a visitare Urbino, nemmeno troppo tempo fa... è bellissima, mi è piaciuta proprio tanto tanto tanto :-)